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mercoledì 16 marzo 2011

Un salto nel passato

Prima di scrivere questo nuovo post, voglio salutare chi mi segue e chi attende con trepidazione ogni mio nuovo intervento! Molti dei miei lettori sono dei pisellini, dei vermetti microdotati che attendono con ansia che io racconti delle mie esperienze con altri slave come loro.proprio per questo ho deciso di raccontare questa mia esperienza. Chi mi conosce sa bene quanto io adori l'umiliazione, non quella fatta con parolacce e scurrilità, ma quella effettuata col cervello, quella che ti entra dentro e ti provoca un uragano, che ti lascia attontito per molto tempo...quelle parole che ti trafiggono l'anima e distruggono il proprio ego! Oggi andrò indietro nel tempo, farò un salto nel passato raccontando una delle mie esperienze con un ragazzo che nonostante fosse molto affascinante, mancava lui qualcosa di fondamentale per soddisfare una donna, sopratutto una Regina come Me! Indovinate cosa mancava a Piero(uso il suo vero nome stavolta perchè lui legge spesso il blog)..ehehe a Piero mancava il gioiellino :) mancavano molti cm per poter essere definito UOMO!!!! Lo conobbi alcuni anni fa tramite delle amiche, che durante una serata passata in un locale dove vado a ballare latini, me lo presentarono. Un bel ragazzo...alto, moro, spalle larghe, fisico da nuotatore direi. Occhi scuri come la notte e labbra carnose! Balliamo tutta la sera, ma già durante il ballo avevo intuito che qualcosa non andava. Di solito quando ballo latini e il cavaliere mi stringe, come è giusto che sia per questi tipi di balli, io sento che non sono emm come dire "indifferente", stavolta invece non sentivo nulla...pensavo : avrà un ottimo autocontrollo. Ho continuato a pensare a ballare e ho lasciato perdere. Le serate con lui sono aumentate..siamo usciti sia soli che in compagnia ed era gradevole stare con lui, ma non aveva nessun tipo di approccio sessuale con me, cosa molto strana dopo che comunque mi aveva detto di ritenermi una donna con una carica sessuale esplosiva, mi aveva definita un Diavolo tentatore..una pantera agguerrita. Sono passati due mesi, durante i quali siamo sempre più spesso usciti soli, ma non aveva nessun approccio diretto se non qualche effusione,durante la quale mi sembrava molto attratto. Una sera mi invita a cena a casa sua. Cucino io aveva detto. Accetto volentieri, mi preparo con minuziosa attenzione come è mio solito fare: autoreggenti neri in pizzo, decolletè tacco dodici , corsetto che esalta la mia sublime figura. ERO PRONTA PER FARLO IMPAZZIRE! Me lo ero promesso...pensava se non capitola sarà gay ahahah Arrivo a casa sua, ceniamo, discutiamo, ridiamo...la serata è molto allettante. Mi riempie di complimenti, spesso cerca di approcciarsi ed io penso eccolo capitolare... Ci sediamo sul divano e alla fine davanti alla mia sensualità cede ed iniziano i preliminari e preso dall'enfasi si spoglia. Non dimenticherò mai quel minuscolo lombrico che in erezione non era più lungo del mio tacco. Meno di 10 cm ! Ricordo che lo fissai negli occhi e scoppiai a ridere, non riuscivo a trattenermi. Gli dissi se per trovarlo doveva legarsi un campanellino, in modo tale che poteva sapere di averlo tra le gambe. Lui taceva ed era diventato rosso dalla vergogna..ma notavo che il pisellino era in erezione continua. Continuavo ad osservarlo divertita, sadicamente compiaciuta di umiliarlo. Voleva rivestirsi e glielo proibii e lui in silenzio mi assecondò. Ridendo gli dissi :" Ora capisco le tue titubanze! Perchè tu con quel cosetto non sei in grado di farmi godere!Tu con quel lombrico non puoi soddisfare una donna, puoi al massimo leccarle i piedi, se sai almeno usare la lingua! Non credi??" Piero non rispondeva, abbassò lo sguardo e taceva! Gli urlai allora di rispondere e lui disse un flebile si! Non ero soddisfatta della risposta e ridendo dissi:" Anche il cervello hai corto cazzettino? " Alzò lo sguardo stava per dire qualcosa ma lo bloccai dicendo:" Non ti ho detto che potevi alzare lo sguardo verso di me...Non sei degno di farlo. Avanti, in ginocchio e non farmi perdere tempo."
Obbedì e, come un cagnolino docile, si mise a carponi sotto di me. Non poteva vedermi in viso ma sapeva che la mia espressione era di soddisfazione nel vedere i miei ordini eseguiti. Gli dissi di dimostrarmi che almeno sapeva usare la lingua! Mi sfilò delicatamente le decolletè e le calze e iniziò delicatamente a leccarmi le Estremità. Devo dire che ci sapeva fare , ma non glielo dissi! Continuavo ad umiliarlo sempre più sadicamente. Ormai la situazione aveva acceso i miei sensi! Dopo circa 20 minuti con tono soddisfatto e duro gli dissi:”Da oggi se il mio leccapiedi,quando vorrò me li leccherai senza fiatare altrimenti ti sputtano davanti ai tuoi amici e anche davanti alle mie amiche“,lui sottomesso rispose:”Si da oggi quando vuole può chiamarmi sarò il suo servetto“,ed io con aria molto distaccata dissi :”Adesso rivestiti e sparisci" Il cazzettino Piero d, dopo essersi rivestito, andò via. Quella sera fu la prima di tante altre serate per Piero, il cazzettino leccapiedi, passate ai miei piedi !!!

1 commento:

  1. Beh almeno lui è riuscito a rendersi interessante ed è arrivato ad avere degli appuntamenti, altri neanche quello

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