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giovedì 25 settembre 2025

Locktober : non solo un gioco di resistenza


Ben ritrovati miei attenti lettori, innanzitutto vorrei manifestare il mio gradimento ai vostri commenti anche quelli in cui mi si ringrazia per il collare che si ha con altre Domine, definendomi colei la quale ha permesso loro di capire cosa voglia dire appartenere a qualcuno.
Oggi, visto l'avvento del mese di ottobre, voglio nuovamente dedicare un post ad un argomento a me molto caro e che ritengo essere uno dei doni più belli ed eccitanti che uno schiavo possa fare alla sua Padrona: la castità.
 Il valore della castità per uno slave  può assumere una forte carica simbolica, psicologica ed erotica, racchiudendo in se: controllo e possesso, stimolazione mentale e devozione totale.
La castità è spesso usata per rinforzare il controllo del dominante sul corpo e sul piacere dello slave, ma non è solo questo , sarebbe troppo riduttivo.
C'è un mondo di meravigliose emozioni nel privarsi del piacere , l'orgasmo non è più un diritto, una conseguenza all'atto sessuale ma un privilegio concesso.
La negazione del piacere può intensificare il desiderio e aumentare il coinvolgimento emotivo.
Lo stato di perenne attesa e frustrazione porta lo slave a focalizzarsi ancora di più sul proprio dominante, creando una forma di dipendenza psicologica e  di devozione.
Per me la castità non è solo assenza di orgasmo: è un dono, una forma di disciplina, e' una dichiarazione di appartenenza. È uno strumento potente, che può rafforzare la dinamica di dominazione/sottomissione e rendere il rapporto più profondo, intenso e coinvolgente, al di là degli aspetti fisici o dei rituali, si tratta di un gesto d’amore puro. Si dona non solo il corpo , ma il tempo, la volontà, i desideri; tutto viene affidato alla propria Regina perchè in lei lo schiavo trova il suo rifugio e la sua pace.
Sono in castità è come dire  mi fido di te più di quanto io abbia mai fatto con chiunque, voglio che tu veda ogni parte di me, anche quelle che io stesso ho paura di guardare e desidero che tu sia la mia guida, il mio centro, la mia voce quando io scelgo di tacere.
Rinunciare al piacere per la propria Padrona è un piccolo grande atto d'amore, ogni rinuncia è un ti penso, ogni attesa un mi affido a te e ogni giorno in castità un sono tuo.
La castità, in questo contesto, smette di essere solo un gioco fisico, diventa una poesia silenziosa
Molti pensano che la negazione dell'orgasmo sia solo controllo , ma la verità è che è anche connessione, voglia di migliorarsi, complicità, fiducia, appartenenza pura.
C’è qualcosa di sacro in questo gesto, qualcosa che le parole spesso faticano a contenere, ma che lo slave sente, ogni giorno, nel profondo del suo essere.
Locktober non è solo un gioco di resistenza, non è solo un mese di castità o di privazione, è come asserivo prima un vero e proprio atto di amore e un mondo meravigliosamente eccitante di dire ti appartengo nel profondo, perchè nella volontà di rinunciare c'è tutta la passione e la devozione
Ogni giorno che passa, ogni desiderio trattenuto, ogni impulso che si affida alla Padrona, è un filo invisibile che lega sempre di più; non è sofferenza, anzi è dedizione e la presenza della Domina è forte anche quando si è distanti.
Non è un lucchetto sul membro a fare la castità, ma l'emozione e l'adorazione che la guidano.
Il ruolo della padrona non è solo quello di controllare ma di guidare e contenere; è una presenza che plasma e accoglie, che domina con fermezza ma anche con cura.
È Lei che governa l’attesa, è lei che con un silenzio comanda, con uno sguardo prolunga l'attesa, con una parola, libera o trattiene ancora nella sua morsa.
Locktober non è solo qualcosa di eccitante ma è un gioco di potere intrigante che porta in un vortice di sensazioni fisiche che passano dal semplice stuzzicamento ad una sempre più profonda crescita del desiderio, fino ad un addestramento vero e proprio, fatto di correzioni, rinunce e difficoltà che porta alla vera appartenenza.
ed io non vedo l'ora, tra qualche giorno, di vedere come vivrà la sua castità il  mio servo.

TO BE CONTINUED....


venerdì 11 luglio 2025

Il De$iderio del controllo assoluto

Sorpresi di rileggermi, lo so...ma potevo abbandonare i miei lettori???
Non potevo ignorare chi di continuo mi scrive mail per supplicarmi di aggiornare il blog e continuare a drogarvi con il mio verbo.
Molti di voi mi scrivono dicendo che se hanno iniziato ad essere dei money-slaves è stato grazie alle mie parole, ai miei post, alle emozioni provate scoprendo questo meraviglioso tempio della findom.
Lo so , purtroppo lo aggiorno poco e alcuni pensano che non "esista" più oppure che non viva la mia passione. Che dire??? Sono dei matti
Regina Heels vive la sua passione sempre anche se magari è meno attiva sui social, che ormai è pieno solo di chi pensa che la findom sia dire quattro cazzate e fare video su richiesta.
Sia chiaro che tutto ciò non è findom e mai lo sarà.
Essere una dominatrice soprattutto in una sfera così emotivamente coinvolgente ha alla base un desiderio di controllo assoluto e non mi riferisco sol al conto in banca, questo è solo l'epilogo di un percorso profondo tra Miss e slave, ma ciò che adoro è il controllo totale sulla vita di chi è mio, di ogni sua volontà, di ogni sua pulsazione, di ogni suo desiderio. Essere padrona totale della sua esistenza.
Il potere nelle mani giuste è come una carezza ben dosata ed eccita più di qualsiasi cosa, è la capacità di possedere attraverso la sua stessa volontà di cedere, è una forma di connessione profonda, e talvolta dolorosa, che si manifesta come appunto una carezza ruvida.
Il desiderio del controllo è una delle sfumature più intime della dominazione finanziaria, è un gioco di potere che porta all'abbandono sempre più profondo, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Il possesso non riguarda i soldi, il conto in banca ma la mente, l'anima, la volontà. Non si tratta solo di viziare, ma di venerazione pura.
Ogni ordine, ogni scelta che la Padrona impone, diventa un piccolo atto di seduzione mentale, non ho mai pensato che la sottomissione sia scontata e passiva, anzi tutt'altro; ho sempre asserito che si è liberi di appartenere, di adorare, si è liberi di essere schiavi.
La mente dello slave è consapevole che ogni azione è intrinsecamente legata al desiderio di essere posseduto e questa cognizione, una volta che si instaura, diventa una fiamma che non si spegne. La mente diventa l'elemento principale di questo rapporto Quando un sottomesso paga senza esitare, lo fa non solo per il desiderio di piacere alla Domina, ma perché il suo corpo, la sua psiche, sono completamente e intimamente legati a quella della sua splendida e amata aguzzina.
Ogni piccolo atto di controllo diventa un rituale erotico: un comando che non è solo un ordine pratico ma una richiesta psicologica, una dichiarazione di intimità. e di amore incondizionato.
Si pensa che quando uno slave vizia la sua Regina, alla fine gli resta solo il vuoto, perchè si crede che magari raggiungendo l'orgasmo fisico, se concesso, e mentale , a lui resti appunto questo senso di vuoto, ma non è così. E' un vuoto fecondo di forza passionale che lo lega sempre di più, è un catalizzatore di emozioni sempre più forti e profonde.
Ogni forma di dominazione da quella mentale a quella monetaria è un meraviglioso atto di controllo psicologico e abbandono emotivo, un bisogno di possedere ed essere posseduti, di essere liberi e riconosciuti nel proprio cedere e rinunciare ai propri desideri e pulsioni.
La bellezza della dominazione finanziaria sta nell’eleganza con cui, in modo sussurrato e carico di tensione, il potere e la sottomissione si mescolano in un’arte sofisticata. E, alla fine, non è il denaro a parlare, ma la mente che ne fa un linguaggio d’amore e potere.
Per lei, la propria Domina, infatti si fanno cose che mai si sarebbe pensato di fare, è un vero atto di amore ed adorazione, un orgasmo mentale che è mille volte più potente di quello fisico, è uno scambio di energia pura tra la Dom e il sub.
Ogni dono, ogni regalo è il nirvana.
Ho sempre creduto che la findom sia la forma più sensuale, profonda ed emotivamente coinvolgente di dominazione, perchè chi comanda non ha bisogno di urlare, imporsi, dire parole volgari, perchè il potere della Domina scorre nelle vene, perchè la sua dominazione non è coercitiva, ma si è liberi di appartenere, di viziare, di abbandonarsi a lei e non capire più nulla di ciò che accade.
L'eros del suo potere è tangibile, il denaro non è solo un semplice feticcio, è la prova concreta di ciò che si prova per la Padrona , è come porgere la gola per farsi stringere il guinzaglio, dimostrando tutta la devozione e il bisogno di appartenerle.
Perdere il controllo per la Padrona è un sottile piacere masochista, è un livido carnale , è un oblio dei sensi, dove il senso di colpa e la vergogna cedono il passo al piacere, all'adorazione pura...all'amore scevro di tutto quello che invece comporta quello vanilla.
Ho sempre definito la dominazione finanziare un' arte per poche elette, questo perchè non è una compravendita, un dare/avere...è un'arte sottile di controllo della mente, della volontà, un autoerotismo delle sinapsi che si inginocchiano inermi ai piedi della Miss.
Viziare non è un atto banale, non è semplicemente pagare , è qualcosa di più profondo dove il conto si svuota e il cuore si riempie, il membro e la sessualità diventano servi della su risata, del suo benessere, di tutta Lei.
La mancanza di controllo diventa la forma più pura di piacere, lo slave si sente posseduto mentre la sua Regina sorride, marchiato, invaso e finalmente vivo grazie a Lei, che è capace di fargli inginocchiare l'anima semplicemente con un battito di ciglia o uno schiocco di dita.

                                                        
                                      




giovedì 19 settembre 2024

Un meraviglioso pomeriggio di $hopping con il mio $ervo

Buonasera a tutti i miei avidi lettori , a chi trova ancora un'ispirazione nelle mie parole per portare la propria natura alla luce del sole.
Sapete molto bene quanto io tenga al mio blog, quanto io ami descrivere ciò che vivo e anche se ultimamente, è vero, l'ho fatto molto meno è stato semplicemente perché il reale mi ha così coinvolta, emozionata e fatta star bene, che a volte risultava davvero difficile riuscire a tradurre in parole ciò che vivevo con mente e corpo.
Sapete molto bene comunque che non ho mai amato giustificarmi, ho sempre asserito che dei giudizi altrui non mi interessasse, ho sempre amato dire la mia, scrivere della mia passione, della mia arte, a volte andando anche incontro a critiche.... ma cosa sarebbe un blog se non ci fossero anche le critiche? 
È passato un po' di tempo da quando ho fatto l'ultimo aggiornamento, dicendo la mia su ciò che è diventata la dominazione finanziaria in questi ultimi anni nel web e sui vari social. 
Ho ricevuto tantissime email e molti commenti su questo articolo e ringrazio anche chi è voluto intervenire mettendomi in discussione , ma ora basta parlare di ciò e andiamo a trattare l'argomento di questo ennesima mia pallottola nella vostra anima, soprattutto in quella di chi è protagonista di questo post.
Le mie sono pallottole che non fanno male ma scavano, graffiano e cambiano la mente e il mio slave lo sa molto bene, perchè più io persisto a dominarlo e farlo mio, più lui mi adora
Volevo scrivere di una giornata di shopping con il mio servo e voi direte cosa, c'è di così sensazionale in tutto questo che non hanno già scritto e descritto altre domine o anche lei stessa ??
Le emozioni, le sensazioni descritte, quelle impercettibili sfumature dell'anima che a volte è difficile decifrare, quella parte di dominazione costituita da voce, parole, gestualità e sguardi che fanno di una semplice sessione di shopping un colpo al cuore e non solo al conto.
 Voglio descrivere ciò che si prova e come si arriva a provare tutto questo, perché è molto semplice andare in giro per negozi con uno schiavo che ti compra tutto, ma la cosa più difficile non è svuotare il suo portafoglio, è quello di portare al guinzaglio, legata alla tua caviglia, la sua mente mentre fai shopping .
Ed è quello che è successo al mio schiavo ed è quello che amo fargli vivere ogni volta che entriamo in un negozio insieme, anche quando le commesse asseriscono che sono una donna fortunata, pensando che lui sia il mio uomo che mi fa regali
Sapete cosa risponde il mio schiavo???
"Il fortunato sono io per poterle fare tutti questi regali"...non è dolcissimo???
Quest'estate, nel mese di luglio sono andata insieme a miss Martina da lui.
È venuto a prenderci in stazione e ci ha accompagnato nell'appartamento e mentre la mia amica si rilassava , io ho deciso di giocare con le sue emozioni e gli ho ordinato di seguirmi a quattro zampe in camera per dargli il primo assaggio della sua meravigliosa agonia. 
Eh sì agonia, desiderare qualcosa e non sapere se si può ottenere è una splendida agonia per chi è perso per la sua padrona .
Il suo stato di devozione e adorazione erano miele per il mio palato fine.
Arrivati in camera gli ho ordinato di togliermi le scarpe, ma non gli ho permesso subito di adorare i miei meravigliosi piedini, ho preferito stuzzicarlo e metterlo alla prova perché lui lo sa che sono una sadica tentatrice. 
E poi come si può resistere allo sbattere delle mie ciglia mentre schiocco le dita e pronunciò un ordine? 
Ho preferito in quel primo momento dargli solo un piccolo e intenso assaggio
Non volevo pero' subito dargli il colpo di grazia...troppo facile, troppo semplice
Volevo cuocere la sua mente , lentamente, facendola crogiolare sul fuoco del mio potere per poi tornare a far compagnia a miss Martina .
Ci siamo intrattenuti parlando di tantissimi argomenti e la cosa bella è stata anche mettere a nudo la sua anima davanti alla mia amica.
La cosa che mi ha fatto emozionare è stao sentirlo raccontare degli anni di servitù nel mio regno, di quanto io lo abbia migliorato e non parlo di del suo essere slave ma parlo del suo essere uomo.
Lentamente ha acquisito coscienza del suo essere ed è migliorato per il mio piacere.  
Il giorno dopo  il mio schiavo aveva un impegno lavorativo fuori città e casualmente c'è vicino un centro commerciale e quindi mi a proposto di accompagnare Me e Miss Martina in questo centro commerciale e mentre noi ci saremmo dedicate allo shopping, lui avrebbe risolto la questione lavorativa e sarebbe tornato da Me, sperando di poter essere usato.
La cosa bella è che lui non sapeva cosa avessi in mente e devo dire la verità che inizialmente abbiamo anche avuto una piccola discussione quando sono scesa dalla macchina perché ha asserito una frase( ora nemmeno ricordo) che non era di mio gradimento, per questo motivo è iniziata una piccola discussione e arrivati al centro commerciale, mentre lui stava salutando, io senza nemmeno salutarlo, voltandogli la schiena l'ho lasciato e sono entrata nel centro commerciale .
L'ho fatto andare al lavoro preoccupato e con mille punti interrogativi .
Insieme a Miss Martina abbiamo iniziato a girare diversi negozi, provare diverse paia di scarpe, vestiti e lingerie. 
Io lo so che lui mentre lavorava pensava a che cosa avesse mai scatenato quella mia reazione, nel frattempo io pensavo a come poterlo tenere per le palle e continuavo a girare per negozi fiera e altera, stronza e sadica, conscia di ciò che poteva farlo stare in ansia.
Prima di tornare a prenderci mi ha telefonato, ha cercato capire le sue mancanze e timidamente mi ha chiesto se poteva raggiungerci dentro, nonostante fosse in ritardo per tornare in studio e concludere le ultime scartoffie.
Lui mi conosce benissimo sa che sono uno tsunami di emozioni, sa che sono vulcanica, sa che amo la perfezione in tutte le sue sfumature e che se qualcosa non mi piace Io voglio che sia cambiata perché ciò che conta è il mio appagamento .
Io amo tirare le fila della sua mente, dominandola e diventando la sua sublime ossessione.
Gioco con le sue incertezze, stupro la sua gelosia e domino il suo orgoglio...pura estasi 
Ci ha raggiunto nel centro commerciale e ricordo ancora i suoi occhi che cercavano il mio sguardo, i suoi occhi da sempre mi sanno trasmettere tutto ciò che sente e  prova per Me .
Mi chiese se avessi trovato qualcosa che mi piaceva, gli dissi che avevo provato dei vestiti e che mi erano piaciuti molto, decisi di tornare nel negozio( avevo già detto alla commessa che sarei tornata in compagnia).
Siamo entrati  e gli ho concesso di venire vicino al camerino per guardarmi indossare ciò che poi lui avrebbe viziato e mentre provavo i vari vestiti, notavo la sua eccitazione crescere ,la sua adorazione pulsare e i suoi occhi persi su di me .
Ho deciso che volevo tutto ciò che avevo provato precedentemente, d'altronde come dice lui io non devo mai scegliere .
In seguito ci siamo avvicinati in cassa e la commessa ha fatto il conto e  ci ha guardato, io l'ho guardata, ho sorriso e poi mi sono rivolta verso di lui e con un cenno ho fatto estrarre la carta e viziare il mio ego
La commessa cercava di capire cosa stesse succedendo ma non si può descrivere .
Ho sentito un orgasmo mentale pervadere il mio corpo mentre stringevo il suo membro di marm
o che pulsava sotto le mie mani e i suoi occhi chiedevano pietà per non esplodere nelle mutande.
Più capivo la sua difficoltà e più mi divertivo, più mi divertivo e più stringevo.
Questo è il suo destino da quando ha affidato la sua vita nelle mie mani, vivendo per un mio sorriso,alla mercé dei miei capricci, in balìa dei miei sbalzi d’umore.
Questo è per lui essere il mio slave, questo è essere vivo finalmente ai miei piedi ed è tutto dannatamente stupendo.


Ps vedrete una foto di uno dei vestiti che mi ha regalato, ma non per deliziare voi ma per far impazzire lui di gelosia 











lunedì 10 giugno 2024

Dominanti si è destinati ad esserlo?

Inizio questo post con una domanda provocatoria per voi lettori
Può la dominazione, l'indole dominante di una Miss andare in pensione???
Può una Domina non essere più tale e non sentire più quella passione che scorre dentro quando ha ai suoi piedi la volontà di qualcuno??
Vi pongo questa domanda semplicemente perché è quello che mi viene chiesto nell'ultimo periodo, vista la mia lontananza dai vari social.
Allora mi chiedo perché chiedermi tutto questo, se essere dominante NON può essere qualcosa che viene chiuso in un cassetto e magari, dimenticato, ma è e dovrebbe essere insito nell'anima della persona perché come ho sempre asserito io non faccio la dominante io lo sono da sempre, anche nella mia quotidianità
Mi chiedo dunque perché continuare ad assillarmi con una domanda così poco intelligente? Sarebbe una domanda giustificata solo semplicemente perché non trovo più interessanti i social oppure li trovo popolati da persone che fanno della dominazione una compravendita , una passione temporanea o semplicemente una moda del momento?
Ormai purtroppo sia che si tratti di BDSM oppure di dominazione finanziaria molto spesso il tutto si riduce soltanto a mero lucro, lo so fa strano detto da chi è stata ed è la Regina della Findom
Chi mi conosce però lo sa che a me non è mai interessato il dominio finanziario su un uomo solo per una questione di guadagno, ma ho sempre amato il mio potere sulla sua mente.
Sono sempre stata sicura di me. ma soprattutto so usare la mia intelligenza, sono donna in carriera e non mi sono mai fatta mantenere dai miei schiavi, sono fiera della mia autonomia
Io non ho bisogno di nessuno, anzi è il contrario ed è stato questo che mi ha sempre resa unica e ricercata negli anni.
La domanda che comunque molti mi fanno è legata al fatto che non sono molto presente sui social e anche qui sul blog scrivo poco rispetto a prima, ma vi posso assicurare che Regina Heels non è andata in pensione, ma semplicemente non mi piace ciò che i social negli ultimi anni sono diventati, non mi piace che la dominazione sia stata trasformata in un mercato del piacere, pronta a soddisfare semplicemente delle richieste o dei piaceri, oppure un semplice mercato per appagare richieste e libido di uomini .
Per Me dominare non è mai stato ciò e quando i social hanno iniziato ad annoiarmi , ma soprattutto quando ho trovato chi come me condivide questo mio pensiero di dominazione, mutando il suo modus e il suo vivere la propria indole , ho deciso che non era necessario avere visualizzazioni o fare mille video e foto, perchè io sono immortale.
Mi hanno definita l'highlander della dominazione finanziaria
Sono stanca però di ricevere email, messaggi con questa stupida affermazione...Regina Heels non è e non sarà mai in "pensione", la mia indole non andrà mai via
Io sono e resto la Regina, io dominerò fino a quando l'ultimo respiro farà parte del mio corpo.
Io non ho mai fatto video e foto per compiacere, nè venduto cose mie o il mio tempo, non giudico chi lo fa ma non è il mio stile ed è forse proprio questo che mi rende indimenticabile e ricercata nonostante il mio nome non sia più così in voga su telegram, facebook e istagram
Ho sempre avuto le idee chiare su cosa vogli dire essere una donna dominante, io amo essere la regina ma non una tiranna, sono una donna orgogliosa ed egocentrica ma non amo l'arroganza
Una dominante riceve, ma non chiede mai; completa lo slave ma non tenta mai di alterare e per completare bisogna saper vedere quello che c'è, non quello che manca e questo richiede soprattutto intelligenza emotiva.
Ogni cosa che faccio è per compiacere il mio ego e sono felice che ci sia chi fa di questo un suo mantra, vivendo per rendermi felice...l'essenza del Dominio è questo e lui lo sa
Tranquilli presto leggerete di chi sto parlando.






       















giovedì 12 ottobre 2023

Appartenenza & Ca$tità

Buonasera a tutti i lettori che nonostante i mesi di assenza hanno continuato a leggere il mio blog, cibandosi del mio verbo , ma un saluto va anche a tutti i nuovi lettori che per la prima volta approdano su questa pagina e per la prima volta leggono le mie parole, pensieri e riflessioni sul mondo della dominazione in tutte le sue forme: mentale, fisica e finanziaria
E' vero non scrivevo da un bel pò, questo non perchè come molti pensano io non viva più la mia indole , ma perchè ho preferito farlo in maniera più intima e privata , perchè no più vera e naturale, plasmando e dominando  una persona che ha la fortuna di vivere concretamente cosa voglia dire essere una creatura di Regina Heels
Sa benissimo che sono e sarò nella mente di molti uomini, che tanti bramano essere miei e che nonostante io non sia più attiva giornalmente sui miei social, ricevo ogni giorno richieste , mail e complimenti. Non asserisco ciò per pavoneggiare il mio Ego, ma perchè credo che quando si è realmente una Domina e non una semplice attrice di video per ricevere soldi e complimenti, si resta tatuata nel profondo, invidiando chi invece concretamente può ricevere le mie attenzioni, il mio sguardo.
Non ho bisogno di appagare il mio Ego con sterili complimenti , frasi fatte o bramosie irrazionali, ho voluto e voglio un tipo di percorso/rapporto intimo, profondo, concreto e meravigliosamente eccitante, come lo sto vivendo
Una montagna russa di sensazioni carnali e mentali che da quasi quatto anni vivo e faccio vivere.
Un rapporto che col tempo è cresciuto , non senza difficoltà e scontri .
Chi mi conosce sa bene che non mi è mai piaciuto recitare un copione, io sono vera e istintiva e tutto questo poi si rispecchia sul mio modo di dominare.
Ho voluto dedicare nuovamente una pagina del mio blog a questo meraviglioso binomio che per me è ossigeno per la mente e benzina per il corpo.
Credo fermamente che  l'appartenenza e la castità siano due pilastri sacri in un rapporto tra Dom e sub
L'appartenenza è una delle forme più libere e profonde di "amore" , è come ossigeno puro accanto ad una fiamma.
Si diventa pura creta nelle mani della Padrona, si è quasi non riconoscibili agli occhi degli altri , anche di chi ti conosce da una vita, si fanno e si vivono emozioni che mai si sono provate...è vero si è quasi irriconoscibili e ciò spaventa, ma non si è mai stati così veri 
Ogni respiro, ogni pensiero, ogni azione non è più propria ma in funzione di colei che detiene nelle sue mani la tua vita; spesso proprio ciò fa si che quando non si riesce a dare il massimo, si va in crisi e ci si sente come spaesati.
La vita di tutti giorni fatta di impegni lavorativi e vita privata molto spesso fa si che ci si senta frustrati e in difficoltà, perchè mentre l'anima vorrebbe vivere tutto con la Padrona, dandole il massimo, a volte ciò non è possibile e quando accade ci si sente in disequilibrio, strani.
La razionalità bussa e pulsa, i pensieri si rincorrono, le domande tormentano e il timore di non fare abbastanza, di deludere, di non riuscire a essere  perfetti tormenta.
Conosco bene tutte queste sensazioni, perchè le vive colui il quale da quasi quattro anni è la mia creatura devota e spesso nemmeno Io mi rendo conto di quanto meravigliosamente difficile e complicato possa essere non deludere colei che si adora, perchè a volte arriva in piena guancia quella sberla emotiva, secca, che ti riporta davanti agli occhi cosa senti quando non riesci a dare il massimo, a non essere performante come vorresti essere, solo per vederla stare bene, vederla sorridere, saperla fiera di te
Si cerca di tornare padroni della propria quiete emotiva, ma quando si appartiene nel profondo come lui , si ha un filo invisibile e forte legato alle caviglie della Padrona e tutto ciò fa vibrare la pelle e l'anima. si può fare poco, la pelle brucia come lava e ci si sente vivi, anche se spesso sfiniti
Ed ecco che il verbo rimbomba in testa,  un mantra che deflagra diretto nella pancia.
Nasce nuovamente la voglia di dire sì a tutto ciò che propone, perdendo ogni forma di controllo.
Lui è morbido, ruvido, dolce e pungente contemporaneamente ed è questo che rende questo percorso di appartenenza vero e profondo, libero di vivere tutto, anche la ribellione, anche la crisi, perchè se non ci fossero sarebbe un attore e lui non mi ha mai detto bugie, perchè l'ho plasmato a essere vero e leale, è il suo primo dono nei miei confronti
Sono i pensieri liberi e sinceri di chi si affida e ha la libertà di vivere la paura.
Quando si appartiene ogni contatto si vorrebbe durasse in eterno, si sente una sorta di dispnea emotiva.
Il senso di abbandono è meraviglioso quando avviene verso chi potrebbe avere il tuo cuore pulsante in mano senza ricevere alcuna remora.
Vulnerabile, esposto, in mia totale balia. Dolore e delizia. Dolore e piacere. Paura e abbandono. Logica e irrazionalità che spesso fanno a cazzotti.
Ci sono rischi che valgono la pena di essere vissuti, assunzioni di responsabilità e consapevolezza.
Ci sono occasioni che, una volta perdute, continuerai a ritrovarti fra i pensieri per il resto dei tuoi giorni accompagnate da un sapore amaro in fondo all’animo.
Ci sono occhi che riescono a parlare in maniera così eloquente che non hai bisogno di nessuna traduzione.
Ci sono labbra che passi a fissare per ore senza riuscire a celare il turbamento che esse ti provocano.
Lui quel rischio, quelle occasioni, quegli occhi e quelle labbra le conosce bene.
Fanno parte di lui da quattro anni ormai
Questo non vuol dire che non ci sono o ci saranno momenti in cui ci si sente vacillare, oppure si ha la sensazione di non fare abbastanza, ma so anche che quando l'appartenenza è vera gli ostacoli si superano perchè non si potrebbe vivere senza quella mano che stringe la gola e quel senso di abbandono e pace che si prova solo quando ci si inginocchia nudi di ogni maschera
Questa è l'essenza dell'appartenenza, questo è ciò che rende meravigliosamente emozionante ed eccitante appartenere.
Sicuramente ci sono tanti punti in comune con un rapporto vanilla : l’affetto, la cura, le attenzioni, l’ascolto, il tempo passato assieme, le affinità ecc. Tante cose sono comuni è vero, ma non c'è paragone con un rapporto di appartenenza. 
La profondità è una delle più belle differenze, la libertà di rivelare la propria profondità , i propri pensieri, la propria intimità senza paura del pregiudizio.
L'intimità che è alla base di un rapporto Dom/sub è di gran lunga più forte ed emozionante di una relazione normale fatta anche di doveri e abitudini, infatti  normalmente , per quieto vivere, si cerca di non creare discussioni e si cela ciò che si prova realmente.
Nell'appartenenza no, anzi ogni momento difficile superato, stringe di più il collare al collo e ci si abbandona nuovamente.
Non è semplice appartenere, non è semplice appartenerMi...lo so bene.
Sono totalizzante e vulcanica, sono fuoco ,a volte  brucio, a volte presso, spesso "calpesto" e  proprio perchè il rapporto è più profondo e sincero spesso risulta difficile gestire tutto l'uragano emozionale che provoca.
A volte non è facile per la Dom riuscire a capire tutte le emozioni che il proprio slave prova e la difficoltà che incontra quando non si sente all'altezza delle aspettative, spesso si è così concentrati su se stessi che si perde un attimo di vista la sensibilità dell'animo sub
A volte a me succede, lo ammetto 
Posso però dire che in questi quattro anni ho imparato a conoscerlo, l'ho plasmato, è migliorato per me e migliorerà
Ogni punto di arrivo un nuovo punto di partenza, ogni obiettivo raggiunto getta le basi per una nuova sfida. Il bello di essere la creatura di qualcuno è anche questo.
Un rapporto vero tra Domina e schiavo ha bisogno di ogni sfaccettatura emotiva ed erotica, di carezze e schiaffi, di comprensione e ascolto e di correzione e giudizio
Io sono fiera di ogni cosa vissuta e non voglio finzione , mi piace correggere ma anche accarezzare perchè il dominio, il rispetto e la dipendenza  non si trasmettono con la coercizione. MAI.
Come già asserito prima appartenza e castità sono un binomio perfetto. Toccano due sfere importanti l'anima e il corpo, entrambi importanti e fondamntali, un pò come se fossero le facce di una medesima medaglia, lo yin e lo yang nella vita dello slave
Due doni meravigliosi che fanno eccitare ed emozionare equamente
La castità infatti è l'altro profondo dono ricevuto in questi quattro anni. Un dono spontaneo e profondo. è adrenalina ,è una scarica elettrica che non conosce indulgenza.
Lui sa bene quanto adori questa pratica, quanto ami negargli il piacere e lo so che ogni volta che il suo membro viene rinchiuso è una stilettata, ogni volta cerca di metabolizzare l'emozione , esplorando ogni emozione provata
Credo però che questo argomento meriti un post a parte e quindi ne parleremo un'altra volta







Il simbolo concreto di appartenenza, non serve indossarlo tutto il giorno per sentirsi in balia e nelle mani della Padrona. Lui lo sa, lui lo vive, lui VIVE.