Ben ritrovati miei attenti lettori, innanzitutto vorrei manifestare il mio gradimento ai vostri commenti anche quelli in cui mi si ringrazia per il collare che si ha con altre Domine, definendomi colei la quale ha permesso loro di capire cosa voglia dire appartenere a qualcuno.
Oggi, visto l'avvento del mese di ottobre, voglio nuovamente dedicare un post ad un argomento a me molto caro e che ritengo essere uno dei doni più belli ed eccitanti che uno schiavo possa fare alla sua Padrona: la castità.
Il valore della castità per uno slave può assumere una forte carica simbolica, psicologica ed erotica, racchiudendo in se: controllo e possesso, stimolazione mentale e devozione totale.
La castità è spesso usata per rinforzare il controllo del dominante sul corpo e sul piacere dello slave, ma non è solo questo , sarebbe troppo riduttivo.
C'è un mondo di meravigliose emozioni nel privarsi del piacere , l'orgasmo non è più un diritto, una conseguenza all'atto sessuale ma un privilegio concesso.
La negazione del piacere può intensificare il desiderio e aumentare il coinvolgimento emotivo.
Lo stato di perenne attesa e frustrazione porta lo slave a focalizzarsi ancora di più sul proprio dominante, creando una forma di dipendenza psicologica e di devozione.
Per me la castità non è solo assenza di orgasmo: è un dono, una forma di disciplina, e' una dichiarazione di appartenenza. È uno strumento potente, che può rafforzare la dinamica di dominazione/sottomissione e rendere il rapporto più profondo, intenso e coinvolgente, al di là degli aspetti fisici o dei rituali, si tratta di un gesto d’amore puro. Si dona non solo il corpo , ma il tempo, la volontà, i desideri; tutto viene affidato alla propria Regina perchè in lei lo schiavo trova il suo rifugio e la sua pace.
Lo stato di perenne attesa e frustrazione porta lo slave a focalizzarsi ancora di più sul proprio dominante, creando una forma di dipendenza psicologica e di devozione.
Per me la castità non è solo assenza di orgasmo: è un dono, una forma di disciplina, e' una dichiarazione di appartenenza. È uno strumento potente, che può rafforzare la dinamica di dominazione/sottomissione e rendere il rapporto più profondo, intenso e coinvolgente, al di là degli aspetti fisici o dei rituali, si tratta di un gesto d’amore puro. Si dona non solo il corpo , ma il tempo, la volontà, i desideri; tutto viene affidato alla propria Regina perchè in lei lo schiavo trova il suo rifugio e la sua pace.
Sono in castità è come dire mi fido di te più di quanto io abbia mai fatto con chiunque, voglio che tu veda ogni parte di me, anche quelle che io stesso ho paura di guardare e desidero che tu sia la mia guida, il mio centro, la mia voce quando io scelgo di tacere.
Rinunciare al piacere per la propria Padrona è un piccolo grande atto d'amore, ogni rinuncia è un ti penso, ogni attesa un mi affido a te e ogni giorno in castità un sono tuo.
La castità, in questo contesto, smette di essere solo un gioco fisico, diventa una poesia silenziosa
Molti pensano che la negazione dell'orgasmo sia solo controllo , ma la verità è che è anche connessione, voglia di migliorarsi, complicità, fiducia, appartenenza pura.
C’è qualcosa di sacro in questo gesto, qualcosa che le parole spesso faticano a contenere, ma che lo slave sente, ogni giorno, nel profondo del suo essere.
Locktober non è solo un gioco di resistenza, non è solo un mese di castità o di privazione, è come asserivo prima un vero e proprio atto di amore e un mondo meravigliosamente eccitante di dire ti appartengo nel profondo, perchè nella volontà di rinunciare c'è tutta la passione e la devozione
Ogni giorno che passa, ogni desiderio trattenuto, ogni impulso che si affida alla Padrona, è un filo invisibile che lega sempre di più; non è sofferenza, anzi è dedizione e la presenza della Domina è forte anche quando si è distanti.
Non è un lucchetto sul membro a fare la castità, ma l'emozione e l'adorazione che la guidano.
Il ruolo della padrona non è solo quello di controllare ma di guidare e contenere; è una presenza che plasma e accoglie, che domina con fermezza ma anche con cura.
È Lei che governa l’attesa, è lei che con un silenzio comanda, con uno sguardo prolunga l'attesa, con una parola, libera o trattiene ancora nella sua morsa.Locktober non è solo qualcosa di eccitante ma è un gioco di potere intrigante che porta in un vortice di sensazioni fisiche che passano dal semplice stuzzicamento ad una sempre più profonda crescita del desiderio, fino ad un addestramento vero e proprio, fatto di correzioni, rinunce e difficoltà che porta alla vera appartenenza.
ed io non vedo l'ora, tra qualche giorno, di vedere come vivrà la sua castità il mio servo.
TO BE CONTINUED....
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