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giovedì 25 settembre 2025

Locktober : non solo un gioco di resistenza


Ben ritrovati miei attenti lettori, innanzitutto vorrei manifestare il mio gradimento ai vostri commenti anche quelli in cui mi si ringrazia per il collare che si ha con altre Domine, definendomi colei la quale ha permesso loro di capire cosa voglia dire appartenere a qualcuno.
Oggi, visto l'avvento del mese di ottobre, voglio nuovamente dedicare un post ad un argomento a me molto caro e che ritengo essere uno dei doni più belli ed eccitanti che uno schiavo possa fare alla sua Padrona: la castità.
 Il valore della castità per uno slave  può assumere una forte carica simbolica, psicologica ed erotica, racchiudendo in se: controllo e possesso, stimolazione mentale e devozione totale.
La castità è spesso usata per rinforzare il controllo del dominante sul corpo e sul piacere dello slave, ma non è solo questo , sarebbe troppo riduttivo.
C'è un mondo di meravigliose emozioni nel privarsi del piacere , l'orgasmo non è più un diritto, una conseguenza all'atto sessuale ma un privilegio concesso.
La negazione del piacere può intensificare il desiderio e aumentare il coinvolgimento emotivo.
Lo stato di perenne attesa e frustrazione porta lo slave a focalizzarsi ancora di più sul proprio dominante, creando una forma di dipendenza psicologica e  di devozione.
Per me la castità non è solo assenza di orgasmo: è un dono, una forma di disciplina, e' una dichiarazione di appartenenza. È uno strumento potente, che può rafforzare la dinamica di dominazione/sottomissione e rendere il rapporto più profondo, intenso e coinvolgente, al di là degli aspetti fisici o dei rituali, si tratta di un gesto d’amore puro. Si dona non solo il corpo , ma il tempo, la volontà, i desideri; tutto viene affidato alla propria Regina perchè in lei lo schiavo trova il suo rifugio e la sua pace.
Sono in castità è come dire  mi fido di te più di quanto io abbia mai fatto con chiunque, voglio che tu veda ogni parte di me, anche quelle che io stesso ho paura di guardare e desidero che tu sia la mia guida, il mio centro, la mia voce quando io scelgo di tacere.
Rinunciare al piacere per la propria Padrona è un piccolo grande atto d'amore, ogni rinuncia è un ti penso, ogni attesa un mi affido a te e ogni giorno in castità un sono tuo.
La castità, in questo contesto, smette di essere solo un gioco fisico, diventa una poesia silenziosa
Molti pensano che la negazione dell'orgasmo sia solo controllo , ma la verità è che è anche connessione, voglia di migliorarsi, complicità, fiducia, appartenenza pura.
C’è qualcosa di sacro in questo gesto, qualcosa che le parole spesso faticano a contenere, ma che lo slave sente, ogni giorno, nel profondo del suo essere.
Locktober non è solo un gioco di resistenza, non è solo un mese di castità o di privazione, è come asserivo prima un vero e proprio atto di amore e un mondo meravigliosamente eccitante di dire ti appartengo nel profondo, perchè nella volontà di rinunciare c'è tutta la passione e la devozione
Ogni giorno che passa, ogni desiderio trattenuto, ogni impulso che si affida alla Padrona, è un filo invisibile che lega sempre di più; non è sofferenza, anzi è dedizione e la presenza della Domina è forte anche quando si è distanti.
Non è un lucchetto sul membro a fare la castità, ma l'emozione e l'adorazione che la guidano.
Il ruolo della padrona non è solo quello di controllare ma di guidare e contenere; è una presenza che plasma e accoglie, che domina con fermezza ma anche con cura.
È Lei che governa l’attesa, è lei che con un silenzio comanda, con uno sguardo prolunga l'attesa, con una parola, libera o trattiene ancora nella sua morsa.
Locktober non è solo qualcosa di eccitante ma è un gioco di potere intrigante che porta in un vortice di sensazioni fisiche che passano dal semplice stuzzicamento ad una sempre più profonda crescita del desiderio, fino ad un addestramento vero e proprio, fatto di correzioni, rinunce e difficoltà che porta alla vera appartenenza.
ed io non vedo l'ora, tra qualche giorno, di vedere come vivrà la sua castità il  mio servo.

TO BE CONTINUED....


venerdì 11 luglio 2025

Il De$iderio del controllo assoluto

Sorpresi di rileggermi, lo so...ma potevo abbandonare i miei lettori???
Non potevo ignorare chi di continuo mi scrive mail per supplicarmi di aggiornare il blog e continuare a drogarvi con il mio verbo.
Molti di voi mi scrivono dicendo che se hanno iniziato ad essere dei money-slaves è stato grazie alle mie parole, ai miei post, alle emozioni provate scoprendo questo meraviglioso tempio della findom.
Lo so , purtroppo lo aggiorno poco e alcuni pensano che non "esista" più oppure che non viva la mia passione. Che dire??? Sono dei matti
Regina Heels vive la sua passione sempre anche se magari è meno attiva sui social, che ormai è pieno solo di chi pensa che la findom sia dire quattro cazzate e fare video su richiesta.
Sia chiaro che tutto ciò non è findom e mai lo sarà.
Essere una dominatrice soprattutto in una sfera così emotivamente coinvolgente ha alla base un desiderio di controllo assoluto e non mi riferisco sol al conto in banca, questo è solo l'epilogo di un percorso profondo tra Miss e slave, ma ciò che adoro è il controllo totale sulla vita di chi è mio, di ogni sua volontà, di ogni sua pulsazione, di ogni suo desiderio. Essere padrona totale della sua esistenza.
Il potere nelle mani giuste è come una carezza ben dosata ed eccita più di qualsiasi cosa, è la capacità di possedere attraverso la sua stessa volontà di cedere, è una forma di connessione profonda, e talvolta dolorosa, che si manifesta come appunto una carezza ruvida.
Il desiderio del controllo è una delle sfumature più intime della dominazione finanziaria, è un gioco di potere che porta all'abbandono sempre più profondo, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Il possesso non riguarda i soldi, il conto in banca ma la mente, l'anima, la volontà. Non si tratta solo di viziare, ma di venerazione pura.
Ogni ordine, ogni scelta che la Padrona impone, diventa un piccolo atto di seduzione mentale, non ho mai pensato che la sottomissione sia scontata e passiva, anzi tutt'altro; ho sempre asserito che si è liberi di appartenere, di adorare, si è liberi di essere schiavi.
La mente dello slave è consapevole che ogni azione è intrinsecamente legata al desiderio di essere posseduto e questa cognizione, una volta che si instaura, diventa una fiamma che non si spegne. La mente diventa l'elemento principale di questo rapporto Quando un sottomesso paga senza esitare, lo fa non solo per il desiderio di piacere alla Domina, ma perché il suo corpo, la sua psiche, sono completamente e intimamente legati a quella della sua splendida e amata aguzzina.
Ogni piccolo atto di controllo diventa un rituale erotico: un comando che non è solo un ordine pratico ma una richiesta psicologica, una dichiarazione di intimità. e di amore incondizionato.
Si pensa che quando uno slave vizia la sua Regina, alla fine gli resta solo il vuoto, perchè si crede che magari raggiungendo l'orgasmo fisico, se concesso, e mentale , a lui resti appunto questo senso di vuoto, ma non è così. E' un vuoto fecondo di forza passionale che lo lega sempre di più, è un catalizzatore di emozioni sempre più forti e profonde.
Ogni forma di dominazione da quella mentale a quella monetaria è un meraviglioso atto di controllo psicologico e abbandono emotivo, un bisogno di possedere ed essere posseduti, di essere liberi e riconosciuti nel proprio cedere e rinunciare ai propri desideri e pulsioni.
La bellezza della dominazione finanziaria sta nell’eleganza con cui, in modo sussurrato e carico di tensione, il potere e la sottomissione si mescolano in un’arte sofisticata. E, alla fine, non è il denaro a parlare, ma la mente che ne fa un linguaggio d’amore e potere.
Per lei, la propria Domina, infatti si fanno cose che mai si sarebbe pensato di fare, è un vero atto di amore ed adorazione, un orgasmo mentale che è mille volte più potente di quello fisico, è uno scambio di energia pura tra la Dom e il sub.
Ogni dono, ogni regalo è il nirvana.
Ho sempre creduto che la findom sia la forma più sensuale, profonda ed emotivamente coinvolgente di dominazione, perchè chi comanda non ha bisogno di urlare, imporsi, dire parole volgari, perchè il potere della Domina scorre nelle vene, perchè la sua dominazione non è coercitiva, ma si è liberi di appartenere, di viziare, di abbandonarsi a lei e non capire più nulla di ciò che accade.
L'eros del suo potere è tangibile, il denaro non è solo un semplice feticcio, è la prova concreta di ciò che si prova per la Padrona , è come porgere la gola per farsi stringere il guinzaglio, dimostrando tutta la devozione e il bisogno di appartenerle.
Perdere il controllo per la Padrona è un sottile piacere masochista, è un livido carnale , è un oblio dei sensi, dove il senso di colpa e la vergogna cedono il passo al piacere, all'adorazione pura...all'amore scevro di tutto quello che invece comporta quello vanilla.
Ho sempre definito la dominazione finanziare un' arte per poche elette, questo perchè non è una compravendita, un dare/avere...è un'arte sottile di controllo della mente, della volontà, un autoerotismo delle sinapsi che si inginocchiano inermi ai piedi della Miss.
Viziare non è un atto banale, non è semplicemente pagare , è qualcosa di più profondo dove il conto si svuota e il cuore si riempie, il membro e la sessualità diventano servi della su risata, del suo benessere, di tutta Lei.
La mancanza di controllo diventa la forma più pura di piacere, lo slave si sente posseduto mentre la sua Regina sorride, marchiato, invaso e finalmente vivo grazie a Lei, che è capace di fargli inginocchiare l'anima semplicemente con un battito di ciglia o uno schiocco di dita.