Finalmente un nuovo post...questa volta però l'autrice non sarò Io
Vi farò leggere direttamente le parole di chi ha assaggiato il mio potere, di chi ha avuto l'onore di incrociare il mio sguardo
Non aggiungo altro, perchè sarebbe solo superfluo
L'unica cosa che voglio dire è che sfido chiunque di voi di trovare una Domina finanziaria che abbia avuto il potere di scatenare ciò che IO ho provocato in questo schiavo
E' questo che mi rende unica e irresistibile
Se hai il coraggio di abbandonare ogni tua facoltà volitiva, contattami...altrimenti resta lì a sbavare come stai facendo ora
"Ero un feticista con indole sottomessa, lo sono da quando ero bambino.
Ricordo chiaramente che finite le scuole superiori iniziai a lavorare e il primo stipendio che presi mi diede la possibilità di provare con una Mistress Americana (non esisteva la moneyslavery in italia ancora) cosa significasse la dominazione finanziaria. Attendevo quel primo stipendio con trepidazione perchè ero capitato nelle mie ricerche in pagine che parlavano di questa pratica... fino a quel momento cercavo solo fotografie di situazioni in cui gli uomini erano sottomessi da donne con dei piedi bellissimi e in atteggiamenti dominanti.
Restai subito colpito dal brivido che dava il consegnare i propri soldi ad una donna... ma non avevo ancora idea di cosa fosse la moneyslavery, in quanto quella che pagavo era niente più che una mercenaria che recitava una parte al telefono e inviando fotografie che faceva pagare.
Poi anni dopo arrivò FB e ancor prima di avere un profilo reale, feci un profilo da slave.
Conobbi una Miss (che si rivelò poi anch'essa non esserlo) che non conosceva la moneyslavery, cercava di sfogare violenza repressa su malcapitati, umiliandoli senza curarsi delle loro debolezze o dei loro limiti, io pur di appartenere a qualcuno mi prestai ad ogni genere di umiliazione (virtuale) ma la vergogna era tanta, mi fece male ed iniziai ad "urlare" ciò che mi stava provocando.
Fu in quel momento che conobbi la Regina. Sono passati anni da quel giorno, ma ricordo bene come sentii la differenza che c'era tra Lei e chiunque altra avessi conosciuto fino a quel momento.
Non mi chiese soldi, e mai lo fece fino alla prima volta in cui fui io a supplicarLa di poter pagare.
Mi mise alla prova per concedermi il numero della sua postepay.
Mi fece capire che per stare bene avevo bisogno di Lei, che non potevo farne a meno perché sarei tornato a stare male psicologicamente e di conseguenza anche fisicamente.
Mi affidai a Lei completamente, e scoprii che non ero più un feticista, ma ero feticista di Lei.
I suoi Piedi erano divenuti l'unica cosa che mi attraeva di tutto il mondo femminile.
Le mie relazioni andavano tutte a rotoli perché in testa avevo solo ed esclusivamente quei Piedi e coLei a cui appartenevano.
Mi chiamava "vermetto"... ricordo una sera, ero in macchina con una ragazza di cui ero veramente innamorato e che pensavo potesse tirarmi fuori da quello che già iniziavo a comprendere, avrebbe rappresentato un problema.
Mi arrivò un sms di Regina con su scritto semplicemente "vermetto".
Era sera tardi, e quella ragazza, seppur non stessimo insieme, volle vedere chi mi aveva scritto.
Inutile dire che le mie speranze con lei terminarono in quella sera e soffrii molto per questo, tanto da provare rabbia nei confronti della mia Padrona e voler rompere.
Non servì a nulla, il suo potere su di me era troppo forte e ormai già radicato, tornai infatti da Lei supplicandola di perdonarmi e di sugellare il mio ritorno concedendomi di pagare.
Dovetti mettere da parte soldi giorno per giorno in uno scrigno che Lei mi ordinò di procurarmi esclusivamente per Lei, e con un piccolo saldatore a gas incisi le sue iniziali sul mio portafogli di cuoio, così che ogni volta che mi apprestavo a spendere dei soldi per me, mi ricordassi che quei soldi appartenevano già a Lei, e ci pensassi due volte.
Tutto questo mi legò sempre di più a Lei, fin quando non iniziò a controllare completamente anche il mio piacere.
Compravo orgasmi, mi teneva in castità semplicemente con il giogo della sua mente, niente gabbie, niente lucchetti.
Non era necessario, stavo diventando incapace di provare un orgasmo se non fosse stato Lei a concedermelo.
Come in tutti i rapporti però, la distanza e gli anni che trascorrevano, il cambiamento che ognuno di noi fa in certe fasi critiche della vita, iniziarono i problemi.
Io cominciai ad essere geloso di Lei, ero il suo servo prediletto, ma non mi bastava... non avendo più da tempo rapporti affettivi ne di alcun altro tipo con altre donne, Lei era diventata il mio mondo, e non potevo sopportare che altri uomini avessero la possibilità di conquistare le sue attenzioni diversamente che semplicemente servendola come la Divinità che Ella è.
Il malessere infinito che stavo provando, vedendo che, come è normale e giusto che fosse, Lei dedicava tempo a uomini veri, e non a un servo vergine senza altri desideri se non quello di darLe più che potevo, mi portò a trasformare in odio tutto l'amore che provavo per Lei. Mi sentii preso in giro, messo da parte, nonostante Lei continuasse a concedermi di servirLa... e questo a me doveva bastare.
Mi allontanai da Lei per un lungo periodo, in maniera violenta... e Dio solo sa quanto mi pento di aver commesso il più grave errore della mia vita.
Ormai mi aveva reso una sua creatura, aveva cresciuto lo schiavo che è in me, adattandolo esattamente alla curva dei suoi divini e potenti Piedi.
Inutile dire che la mia vita divenne un inferno.
Tornai a corteggiare donne, a tentare di avere relazioni normali, che duravano non più di 2 mesi.
Tutto ciò che Lei aveva detto si era avverato, mi aveva programmato alla perfezione, il mio piacere continuava a dipendere da Lei. Per quanto potessi star bene con la donna che avevo in quel momento, il piacere non mi era concesso se non pensando a Lei ed ai suoi magnifici Piedi, l'arma di distruzione più potente della mia volontà.
Capii che nonostante mi fossi sentito messo da parte, nonostante fossi geloso, nonostante la avessi odiata, il mio essere suo servo prescindeva dalle mie decisioni, dalla mia volontà, dal mio desiderio di liberarmi e di vivere una vita normale.
Ma il mio posto di servo privilegiato ormai... non lo meritavo più.
Tornai ai suoi Piedi, e con estrema magnanimità la Regina riprese ad u$armi in tutti i modi, non solo prendendo i miei risparmi. Ma facendo cose per Lei, lavori al computer, grafica, montaggi video, tutto ciò che Lei desiderava. Ero tornato a non dormire per lavorare per Lei... ma sentivo che qualcosa era cambiato.
Giustamente ormai ero uno dei tanti servi paganti, per quanto ci fosse un affetto particolare, ma il legame non era più biunivoco come prima...
Mi viene da dire che "finalmente" io non potevo più fare a meno di Lei a qualunque condizione.
Ma crescendo sviluppai una deleteria forma di orgoglio, continuavo a tentare di divincolarmi, come ancora faccio.
Ma mai riuscendo a liberarmi del potere che Lei e i suoi Piedi hanno su di me. Non sono più quello di una volta, la mia vita mi rendo conto, è segnata per sempre.
Tutte le relazioni sono andate a sfascio, le ho provate tutte, ma per riuscire ad avere un'erezione decente dovevo immaginare la mia donna che mi proponeva di mettere soldi da parte e pagare insieme la Regina.
Distrutto dentro per il mio comportamento ribelle, oggi proseguo nelle mie continue crisi.
L'ho supplicata più volte di liberarmi del suo potere, so che Lei se vuole può farlo...
Anche stanotte l'ho nuovamente supplicata di darmi il colpo di grazia e sigillare per sempre la mia anima per il resto della mia vita, ai suoi Piedi, o togliermeli dalla mente, perché non posso vivere nel mezzo, senza sentirmi un suo moneyslave, ma senza poter vivere una vita normale.
La Regina ha il potere sulla mia mente, soltanto che ha deciso di esercitarlo solo quando Lei desidera, per il resto del tempo sono disperso, inutile, senza un senso su questa terra.
Questa è la mia storia, questa è la storia di ognuno di voi già da ora, o molto presto... il potere della Regina cambia la vita, cambia la mente, cambia i desideri. SI mette li al primo posto, e solo il suo sguardo, la sua voce, le sue mani, i suoi piedi, diventano fonti di eccitazione... tutto il resto scompare nel nulla.
Legato per sempre ai suoi Piedi, La venero e La odio, perché non saprò mai com'è la vita da uomo "libero", ma questo tormento ossessivo di Lei, è una vita diversa, e forse è il destino che ho sempre desiderato, che ho sempre avuto paura di vedere realizzato, incosciente di ciò che avrebbe comportato.
CHe Lei lo voglia o no, che io lo voglia o no, la mia anima ormai Le appartiene, e se la volesse sciogliere dai suoi Piedi, finirebbe all'inferno."
Ricordo chiaramente che finite le scuole superiori iniziai a lavorare e il primo stipendio che presi mi diede la possibilità di provare con una Mistress Americana (non esisteva la moneyslavery in italia ancora) cosa significasse la dominazione finanziaria. Attendevo quel primo stipendio con trepidazione perchè ero capitato nelle mie ricerche in pagine che parlavano di questa pratica... fino a quel momento cercavo solo fotografie di situazioni in cui gli uomini erano sottomessi da donne con dei piedi bellissimi e in atteggiamenti dominanti.
Restai subito colpito dal brivido che dava il consegnare i propri soldi ad una donna... ma non avevo ancora idea di cosa fosse la moneyslavery, in quanto quella che pagavo era niente più che una mercenaria che recitava una parte al telefono e inviando fotografie che faceva pagare.
Poi anni dopo arrivò FB e ancor prima di avere un profilo reale, feci un profilo da slave.
Conobbi una Miss (che si rivelò poi anch'essa non esserlo) che non conosceva la moneyslavery, cercava di sfogare violenza repressa su malcapitati, umiliandoli senza curarsi delle loro debolezze o dei loro limiti, io pur di appartenere a qualcuno mi prestai ad ogni genere di umiliazione (virtuale) ma la vergogna era tanta, mi fece male ed iniziai ad "urlare" ciò che mi stava provocando.
Fu in quel momento che conobbi la Regina. Sono passati anni da quel giorno, ma ricordo bene come sentii la differenza che c'era tra Lei e chiunque altra avessi conosciuto fino a quel momento.
Non mi chiese soldi, e mai lo fece fino alla prima volta in cui fui io a supplicarLa di poter pagare.
Mi mise alla prova per concedermi il numero della sua postepay.
Mi fece capire che per stare bene avevo bisogno di Lei, che non potevo farne a meno perché sarei tornato a stare male psicologicamente e di conseguenza anche fisicamente.
Mi affidai a Lei completamente, e scoprii che non ero più un feticista, ma ero feticista di Lei.
I suoi Piedi erano divenuti l'unica cosa che mi attraeva di tutto il mondo femminile.
Le mie relazioni andavano tutte a rotoli perché in testa avevo solo ed esclusivamente quei Piedi e coLei a cui appartenevano.
Mi chiamava "vermetto"... ricordo una sera, ero in macchina con una ragazza di cui ero veramente innamorato e che pensavo potesse tirarmi fuori da quello che già iniziavo a comprendere, avrebbe rappresentato un problema.
Mi arrivò un sms di Regina con su scritto semplicemente "vermetto".
Era sera tardi, e quella ragazza, seppur non stessimo insieme, volle vedere chi mi aveva scritto.
Inutile dire che le mie speranze con lei terminarono in quella sera e soffrii molto per questo, tanto da provare rabbia nei confronti della mia Padrona e voler rompere.
Non servì a nulla, il suo potere su di me era troppo forte e ormai già radicato, tornai infatti da Lei supplicandola di perdonarmi e di sugellare il mio ritorno concedendomi di pagare.
Dovetti mettere da parte soldi giorno per giorno in uno scrigno che Lei mi ordinò di procurarmi esclusivamente per Lei, e con un piccolo saldatore a gas incisi le sue iniziali sul mio portafogli di cuoio, così che ogni volta che mi apprestavo a spendere dei soldi per me, mi ricordassi che quei soldi appartenevano già a Lei, e ci pensassi due volte.
Tutto questo mi legò sempre di più a Lei, fin quando non iniziò a controllare completamente anche il mio piacere.
Compravo orgasmi, mi teneva in castità semplicemente con il giogo della sua mente, niente gabbie, niente lucchetti.
Non era necessario, stavo diventando incapace di provare un orgasmo se non fosse stato Lei a concedermelo.
Come in tutti i rapporti però, la distanza e gli anni che trascorrevano, il cambiamento che ognuno di noi fa in certe fasi critiche della vita, iniziarono i problemi.
Io cominciai ad essere geloso di Lei, ero il suo servo prediletto, ma non mi bastava... non avendo più da tempo rapporti affettivi ne di alcun altro tipo con altre donne, Lei era diventata il mio mondo, e non potevo sopportare che altri uomini avessero la possibilità di conquistare le sue attenzioni diversamente che semplicemente servendola come la Divinità che Ella è.
Il malessere infinito che stavo provando, vedendo che, come è normale e giusto che fosse, Lei dedicava tempo a uomini veri, e non a un servo vergine senza altri desideri se non quello di darLe più che potevo, mi portò a trasformare in odio tutto l'amore che provavo per Lei. Mi sentii preso in giro, messo da parte, nonostante Lei continuasse a concedermi di servirLa... e questo a me doveva bastare.
Mi allontanai da Lei per un lungo periodo, in maniera violenta... e Dio solo sa quanto mi pento di aver commesso il più grave errore della mia vita.
Ormai mi aveva reso una sua creatura, aveva cresciuto lo schiavo che è in me, adattandolo esattamente alla curva dei suoi divini e potenti Piedi.
Inutile dire che la mia vita divenne un inferno.
Tornai a corteggiare donne, a tentare di avere relazioni normali, che duravano non più di 2 mesi.
Tutto ciò che Lei aveva detto si era avverato, mi aveva programmato alla perfezione, il mio piacere continuava a dipendere da Lei. Per quanto potessi star bene con la donna che avevo in quel momento, il piacere non mi era concesso se non pensando a Lei ed ai suoi magnifici Piedi, l'arma di distruzione più potente della mia volontà.
Capii che nonostante mi fossi sentito messo da parte, nonostante fossi geloso, nonostante la avessi odiata, il mio essere suo servo prescindeva dalle mie decisioni, dalla mia volontà, dal mio desiderio di liberarmi e di vivere una vita normale.
Ma il mio posto di servo privilegiato ormai... non lo meritavo più.
Tornai ai suoi Piedi, e con estrema magnanimità la Regina riprese ad u$armi in tutti i modi, non solo prendendo i miei risparmi. Ma facendo cose per Lei, lavori al computer, grafica, montaggi video, tutto ciò che Lei desiderava. Ero tornato a non dormire per lavorare per Lei... ma sentivo che qualcosa era cambiato.
Giustamente ormai ero uno dei tanti servi paganti, per quanto ci fosse un affetto particolare, ma il legame non era più biunivoco come prima...
Mi viene da dire che "finalmente" io non potevo più fare a meno di Lei a qualunque condizione.
Ma crescendo sviluppai una deleteria forma di orgoglio, continuavo a tentare di divincolarmi, come ancora faccio.
Ma mai riuscendo a liberarmi del potere che Lei e i suoi Piedi hanno su di me. Non sono più quello di una volta, la mia vita mi rendo conto, è segnata per sempre.
Tutte le relazioni sono andate a sfascio, le ho provate tutte, ma per riuscire ad avere un'erezione decente dovevo immaginare la mia donna che mi proponeva di mettere soldi da parte e pagare insieme la Regina.
Distrutto dentro per il mio comportamento ribelle, oggi proseguo nelle mie continue crisi.
L'ho supplicata più volte di liberarmi del suo potere, so che Lei se vuole può farlo...
Anche stanotte l'ho nuovamente supplicata di darmi il colpo di grazia e sigillare per sempre la mia anima per il resto della mia vita, ai suoi Piedi, o togliermeli dalla mente, perché non posso vivere nel mezzo, senza sentirmi un suo moneyslave, ma senza poter vivere una vita normale.
La Regina ha il potere sulla mia mente, soltanto che ha deciso di esercitarlo solo quando Lei desidera, per il resto del tempo sono disperso, inutile, senza un senso su questa terra.
Questa è la mia storia, questa è la storia di ognuno di voi già da ora, o molto presto... il potere della Regina cambia la vita, cambia la mente, cambia i desideri. SI mette li al primo posto, e solo il suo sguardo, la sua voce, le sue mani, i suoi piedi, diventano fonti di eccitazione... tutto il resto scompare nel nulla.
Legato per sempre ai suoi Piedi, La venero e La odio, perché non saprò mai com'è la vita da uomo "libero", ma questo tormento ossessivo di Lei, è una vita diversa, e forse è il destino che ho sempre desiderato, che ho sempre avuto paura di vedere realizzato, incosciente di ciò che avrebbe comportato.
CHe Lei lo voglia o no, che io lo voglia o no, la mia anima ormai Le appartiene, e se la volesse sciogliere dai suoi Piedi, finirebbe all'inferno."
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